
Oggi abbiamo officiato un funerale, quello delle jacarande di piazza Maxia.
Perché abbiamo voluto ricordare gli alberi dai fiori viola? Perché piazza Maxia è l’emblema stesso dell’amministrazione di centrodestra che ha governato in questi anni Cagliari: un progetto fatto in totale assenza di trasparenza, sconosciuto al quartiere che lo ospita, che ha bloccato lo stesso quartiere per due anni, la cui data di fine lavori era sconosciuta a tutti e che ha visto dilapidare, per una piazza che nessuno sembra amare, un totale di 1.300.000 euro.
Un progetto che, dulcis in fundo, ha eliminato decine di alberi ad alto fusto per sostituirli con un orrendo catino che invece di unire la piazza la divide in più spazi, impedendo l’accesso alla stessa dalla parte superiore della strada (finale via della Pineta-via Degioannis).
La cosa forse più buffa è che questo Sindaco, impegnatissimo in questi giorni a tagliare tutti i nastri che si ritrova sottomano, non ha mai avuto il coraggio di inaugurare questa piazza.
Forse perché non avrebbe ricevuto tanti applausi?
Disinformazione, disinteresse della volontà popolare (chiaramente espressa dal “Comitato per piazza Maxia”, dalle tante manifestazioni e dai tanti striscioni ancora presenti sui palazzi in zona) e sperpero di danaro pubblico.
Quando andremo a votare ricordiamoci di come questo centrodestra è abituato a amministrare la nostra città: votiamo Massimo Zedda e votiamo “meglio di prima NON CI BASTA!”.
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