Cagliari dà spazio

È prioritario capire che ruolo hanno e come avvengono le assegnazioni degli spazi culturali a Cagliari.
La trasparenza è necessaria affinché i cittadini non vivano le scelte comunali come un’imposizione, questa dovrebbe essere uno dei primi obiettivi del Comune: quando aprirà la Mediateca del Mediterraneo? Come sarà gestita? Cosa ne sarà della Manifattura tabacchi (sembrerebbe che i lavori stiano per partire).
Cosa si intende per centri culturali? A Cagliari, eccetto il Centro Giovani di via Dante, non esistono spazi liberi; non esistono cioè luoghi di aggregazione che non siano collegati a una spesa.Perché non cominciare a pensare anche a luoghi come questi?
DA PARTE DEL COMUNE DI CAGLIARI MANCA UN’ATTENZIONE AL BAMBINO INTESO COME INDIVIDUO.
CAMPI DA GIOCO PER BAMBINI -LA CITTÀ DEI PICCOLI
Mancano, infatti, campi da gioco per bambini e manca uno spazio a loro dedicato con librerie per i piccoli, spazi teatrali. Cito l’esempio dell’Exmà che ospita da diversi anni l’iniziativa “Tuttestorie” il festival dedicato alla letteratura per i piccoli. In occasione di quest’iniziativa, si riscontrava in quello spazio con corte riparata dal traffico, ampi spazi attrezzati e non sempre utilizzati, la possibilità per un luogo permanente destinato alla “città dei piccoli”. L’area, vicino a un altro parco e alla piazza San Cosimo risulterebbe ideale per l’offerta di spazio pubblico e arredo urbano , proprio per ospitare un fulcro di attività ludiche e ricreative destinate ai bambini.
Concerti estivi : esistono altre soluzioni, due già praticabili (molo Ichnusa e Fiera), una che potrebbe essere una soluzione temporanea (l’ippodromo, visto che finora è pressoché inutilizzato) e una che potrebbe essere una soluzione definitiva (lo stadio, rifatto e adattabile soprattutto per i concerti, così da essere usato per più mesi all’anno).
Sull’Anfiteatro Romano si ripete il solito scenario comunale degli ultimi anni: doveva essere pubblicato entro il 31 dicembre 2010 un bando per il concorso d’idee su cosa fare dell’anfiteatro. Ora sappiamo che uscirà in realtà il 28 febbraio. Bisogna liberare il teatro al più presto e renderlo alla città.
Il Teatro Lirico: ha accumulato 19 milioni di euro di debito ,bisognerebbe cominciare a attivarsi per la ricerca di finanziatori privati, in grado di assicurare una corretta gestione basata su un programma pluriennale.
Bisogna anche notare come negli ultimi anni abbiano chiuso molti bar e locali commerciali che facevano parte della storia di Cagliari; crediamo che si dovrebbe agire per la tutela di determinati luoghi che hanno ricoperto un ruolo importante della storia del tessuto civile e commerciale cagliaritano.

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